CCNL logistica trasporto merci e spedizione: Quando va applicato e Costi

Ccnl cooperative trasporto merci e logistica? Quando applicarlo o no. I suoi Costi . E Come applicarlo correttamente.

Ccnl cooperative trasporto merci e logistica? Quando applicarlo o no. I suoi Costi . E Come applicarlo correttamente.

Prima cosa: non so se ne sei a conoscenza, ma l’azienda che appalta per essere certa che l’appalto sia regolare, deve sapere quale contratto collettivo applica la cooperativa al suo interno.

O quali contratti applica (se il suo statuto ne prevede più d’uno).

Quello che sento negli ultimi anni è che la cooperativa deve per forza applicare il contratto collettivo nazionale dei trasporti e logistica. E che altre tipologie di contratti sono tutte irregolari, specialmente un “evergreen” come il multiservizi.

Molte rappresentanti delle organizzazioni sindacali fanno pressioni alle aziende perché la cooperativa a cui è stato appaltato applichi il CCNL logistica trasporto merci e spedizione.

I lavoratori vanno a prendere uno stipendio migliore e l’azienda è tutelata in caso di verifica di regolarità dell’appalto.

Quindi, se devo scrivere un articolo che parla del contratto collettivo nazionale che deve applicare la cooperativa in appalto, e mi metto a fare “il professore” , se il tuo fornitore applica questo contratto sei sicuro e tutelato. E la gente viene pagata in modo corretto.

Ma siamo proprio sicuri che sotto questa patina di rispetto della legge e delle regole sia proprio così e la cosa ti tuteli realmente?

Se hai letto altri articoli del blog, sai già che non sono sempre politicamente corretto. Onestamente mi interessa poco o nulla esserlo, il mercato è già pieno di gente che parla secondo come tira il vento (e poi magari nella realtà fa ben altro, ma così è il mondo).

Ti dico il mio punto di vista per esperienza. E ti dico cosa succede nella realtà di un appalto.

LA COSA CHE DEVI GUARDARE PER SAPERE SE IL TUO APPALTO È AL SICURO E QUALE CONTRATTO LA COOPERATIVA DEVE APPLICARE (non a chiacchiere, ma nella realtà). 

Dove trovi questa indicazione? Nel tuo contratto collettivo nazionale. Quello che applica la tua azienda.

UNA COSA CHE NESSUNO GUARDA MAI, peccato che sia forse la più importante di tutte in caso di appalto.

  1. QUALE CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE APPLICA LA TUA AZIENDA NEL TUO SETTORE?

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È il tuo contratto che determina quale contratto deve applicare il fornitore. 

Se il tuo contratto collettivo nazionale non lo determina in modo esplicito, il fornitore è libero di applicare quello adatto alla tipologia di lavoro che svolge, ovviamente se firmato dalle organizzazioni sindacali di riferimento (la “triplice” per capirci).

Ti faccio un esempio concreto.

Tu hai un’azienda che si occupa di logistica, e appalti ad una cooperativa. 

In questo caso il tuo contratto OBBLIGA il fornitore, oltre che ad una serie di comportamenti in caso di cambio di appalto come l’assorbimento del personale dalla cooperativa uscente a quella che subentra, ad utilizzare il contratto trasporti e logistica.

Obbliga vuol dire che se non lo applica sta evadendo la legge e l’appalto è irregolare. 

Fine delle trasmissioni.

 In questo caso non ci sono santi in paradiso che tengano. Se la cooperativa applica un contratto collettivo nazionale diverso, non puoi affidarle l’appalto o la devi obbligare ad adeguarsi.

Ecco un estratto, guarda il 2 bis del’art.42.

CCNL Autotrasporto e logistica

Art. 42 – Appalto di lavori di logistica, facchinaggio/movimentazione merci

1. Le parti si impegnano ad adoperarsi per il pieno rispetto della disciplina dei lavori di logistica, facchinaggio/movimentazione merci.

2. Le aziende potranno ricorrere all’utilizzo di cooperative che risultino iscritte nel registro imprese di facchinaggio istituito presso le Camere di Commercio ed in regola con l’istituto della revisione previsto dal D.M. delle Attività Produttive del 6 dicembre 2004, o che dimostrino di aver formulato formale richiesta scritta al Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale degli Enti Cooperativi – per l’esercizio della stessa.

2 bis. L’appalto per la gestione delle operazioni di logistica, facchinaggio/movimentazione merci sarà affidato solo a imprese che applicano il presente CCNL.

3. Le imprese verificheranno l’idoneità dell’appaltatore interessato da eventuale terziarizzazione, fornendo preventivamente alle RSA/RSU e alle OO.SS. le informazioni circa l’applicazione del contratto di lavoro e delle normative previdenziali di legge.

A fronte dell’accertamento di almeno una delle seguenti violazioni:

− omesso e/o incongruente versamento contributivo e/o assicurativo con il fine di trarne un illecito vantaggio;

− applicazione di un CCNL diverso dal presente contratto;

− mancata e/o incongruente corresponsione degli istituti contrattuali a carattere economico nei confronti di una pluralità di lavoratori con il fine di trarne un illecito vantaggio;

le aziende interromperanno i rapporti con detti appaltatori garantendo l’occupazione ai lavoratori, presso altre imprese appaltatrici che offrano garanzie di pieno rispetto dei diritti contrattuali e di legge dei lavoratori.

4. Nel caso in cui nell’unità produttiva si manifesti la necessità di procedere ad assunzioni di personale con mansioni analoghe a quelle precedentemente svolte, la precedenza va attribuita al personale di cooperativa che ha maturato la maggior anzianità nell’unità produttiva stessa.

5. Restano ferme le condizioni di miglior favore esistenti.

Nota a verbale tra Assologistica, Fedespedi, Fedit, Legacoop Servizi, Federlavoro e Servizi-Confcooperative, AGCI-PSL e FILT-CGIL, FIT-CISL e Uiltrasporti

Le parti suddette, al fine di avere una panoramica completa delle dinamiche occupazionali del settore con particolare riferimento alle attività terziarizzate nonché il monitoraggio sull’applicazione del CCNL, convengono di istituire un organismo che raccoglierà i dati relativi agli appalti presenti sul territorio disaggregati per tipologia di rapporto di lavoro, differenza di genere, nazionalità e produrrà dati statistici utili alla comprensione delle macro dinamiche del settore.

Le spese di segreteria dell’organismo di cui sopra saranno a carico delle associazioni datoriali.

Norma transitoria

I nuovi commi 2, 2 bis e 3 sono entrati in vigore dall’1 luglio 2012.

Art. 42 bis – Cambi di appalto

1. In caso di cambio di gestione nell’appalto l’azienda appaltante darà comunicazione alle OO.SS. competenti di tale operazione con un preavviso di almeno 15 giorni.

2. Su richiesta delle OO.SS. stipulanti competenti territorialmente l’azienda appaltante informerà in uno specifico incontro sulle problematiche relative al subentro, con particolare riferimento a questioni di organizzazione del lavoro e sicurezza e all’applicazione da parte della gestione subentrante del presente CCNL.

3. L’azienda appaltante farà includere nel contratto di appalto con l’impresa subentrante l’impegno di questa, nel rispetto dell’autonomia imprenditoriale, a parità di condizioni di appalto ed a fronte di obiettive necessità operative e produttive dell’impresa subentrante, a dare preferenza, a parità di condizioni, ai lavoratori della gestione uscente.

3 bis. In caso di subappalto e/o cambio di subappalto e/o nel caso di affidamento all’interno di un’impresa consortile ad impresa diversa andrà attivata la procedura di cui ai commi 1, 2 e 3 del presente articolo da parte dell’impresa titolare dell’appalto.

Nel caso in cui la procedura non fosse esperita si applicherà quanto previsto dal comma 3 dell’articolo 42.

Tutto come programma, la cooperativa deve applicare il trasporto merci e spedizione e logistica.

Adesso però, dato che sono antipatico, ti porto un altro esempio. 

La tua azienda produce piastrelle.

Sei proprio sicuro che la cooperativa a cui appalti debba applicare il trasporti e logistica rispetto ad un contratto multiservizi firmato dalle principali organizzazioni sindacali?

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Ti do un piccolo spunto per farti venire mal di testa (e rompere i coglioni a qualche fenomeno del settore):

Su una media cooperativa, di dimensioni tipiche, applicare il trasporti e logistica costa in media qualche centinaio di migliaia di euri all’anno in più.

Quindi tu arrivi, e dici loro che devono applicare il trasporto merci e spedizione e logistica se vogliono ottenere (o tenersi) l’appalto nella tua azienda di piastrelle.

La cooperativa per la paura di perdere(o la voglia di acquisire) l’appalto, è obbligata a dirti di sì.

Anche perché se tu cliente, magari insieme al tuo consulente, dici loro che devono per rispettare la legge, applicare il trasporti e logistica, loro ci credono.

Magari chiedono al loro consulente, o meglio fissate un bell’incontro collettivo, dove viene fatta la richiesta. I due consulenti sono d’accordo, strette di mano e via all’accordo.

Anche perché le cooperative e che le assiste, non hanno molto spesso la completa competenza per capire quale tipologia di contratto applicare (e a cosa vanno incontro se ne scelgono uno piuttosto di un’altro).

Tac, modificano il contratto che applicano PER TUTTA LA COOPERATIVA, SU TUTTI GLI APPALTI.

Quindi questo accordo obbliga la cooperativa per tutti i suoi appalti. 

Strette di mano, sorrisi, abbracci. 

Buone notizie anche per i soci lavoratori: per tutti circa un centinaio di euro di aumento!

Sindacati contenti, azienda al sicuro e in cooperativa tanto di bicchierata in assemblea soci (indetta per deliberare il cambio di contratto applicato) per festeggiare la legalità ottenuta.

Ora nel mondo di tutti i giorni, questa modifica di contratto a loro costa, per ipotesi (molto vicina al reale per una cooperativa di medie dimensioni), un 500.000€ all’anno in più.

Mica cotiche.

Tu, semplificando, paghi loro una tariffa non da strozzino, ma anche congrua,  17,75€ l’ora. (so che in appalto non si guarda la tariffa ma il servizio, ma semplifichiamo per capirci meglio).

Tutto bello, ma non ti hanno detto che con quei 17,75€ l’ora la cooperativa, per ogni ora di lavoro, eper ogni lavoratore, ci perde almeno un euro/euro e mezzo (dipende dalle economie di scala che hanno al loro interno, facciamo per ipotesi di scuola che siano molto virtuosi).

Dopo un anno, per quella cooperativa iniziano i guai. Bilancio in profondo rosso.

Quizzone: cosa fa secondo te? Scegli la risposta:

  1. viene a chiederti il corretto aumento, diciamo per stare giusti e onesti, 23,5€ (ci dovranno pure marginare qualcosina, o lavorano gratis, e senza rischio di impresa)? 

E in questo caso tu cosa gli rispondi, visto che per te corrisponde ad una bella botta di + 30% di costo?  

  1. Cominciano a saltare o rinviare qualche pagamento (iva, fornitori, ecc.)
  1. Cominciano a inserire qualche diaria o rimborso km per ridurre il costo del personale (dovranno pure sopravvivere…)
  1. Qualcuno in cooperativa, vista la magra, inizia a farsi ingolosire da qualche bandito che gli promette che può evadere senza rischiare, perché “ tanto in Italia così fan tutti” …

Nel primo caso, immagino che li sbatti fuori dalla porta e contatti qualche altra cooperativa che a 17,75€ sarà ben contenta di subentrare. Avrai la fila fuori dall’ufficio di pretendenti…

Negli altri casi, gli esiti sono molto simili, con qualche gradazione di illegalità diversa (e casini per la tua azienda): salta la cooperativa nel giro massimo di 2 anni.

E a te, per la responsabilità solidale, tocca pagare retribuzioni e contributi saltati al personale.

Che fra l’altro sarà contento come una pasqua di lavorare per un’azienda che gli fa saltare gli stipendi. 

Come dici? lavorano per la cooperativa e “tu non ne sapevi niente?” 

Loro lavorano presso la tua azienda, della cooperativa non gli frega niente. Sei tu che ne rispondi alla fine per loro.

Nell’assemblea soci della cooperativa dove un liquidatore dichiara la liquidazione (coatta o meno), invece che la bicchierata questa volta, visto che saltano stipendi e tfr, volano schiaffoni e sputi. 

Sai, la gente quando gli tocchi lo stipendio che usa per pagare le bollette e la scuola ai figli, tende ad incazzarsi.

I sostenitori del contratto trasporti e logistica che ti dicono? magari il consulente che ti diceva “così sei sicuro e tranquillo” …  E Il sindacato “cheffà”? 

Niente. Tocca a te questa patata da pelare. 

E i camionisti in piazzale aspettano di essere caricati… Qualche cliente ti assiscuro per esperienza che chiamerà i tuoi commerciali in modo poco elegante.

Inutile dirti anche che i migliori lavoratori scappano da qualche concorrente, con buona pace del know how che si presi lavorando nella tua azienda nel corso degli anni…

So cosa mi stai per dire.

 “Ma come, mi stai dicendo che la cooperativa doveva fare banditismo e utilizzare un contratto meno caro ma irregolare????”

Wait a minute. Fai piastrelle giusto?

Ecco cosa dice il tuo CCNL sul contratto che deve utilizzare la cooperativa in appalto. 

O in caso di cambio di appalto come si deve comportare con il personale della cooperativa uscente:

Vedi uno spazio bianco? 

Per il semplice motivo che il tuo contratto non prevede e non obbliga la cooperativa in appalto a nessun contratto specifico.

Ovviamente devono usare un contratto regolare e adatto al settore, ci mancherebbe.

Ma se in questo caso usavano anziché il trasporti e logistica, un multiservizi firmato dalle principali organizzazioni sindacali e riconosciuto dalla legge, i risultati erano diversi.

La tariffa di 17,75€, visto che questo contratto è meno oneroso e meno soggetto ad aumenti, è congrua. 

E il personale continua a percepire la corretta retribuzione, senza sconquassi.

Certo, se utilizzano il trasporti e logistica stanno bene uguale e tutto va bene, ci mancherebbe.

 Ma se il tuo budget per il costo del servizio logistico arriva a quella tariffa di 17,75 e non a 23/24, non puoi pretendere che il fornitore si strozzi.

Eri regolare anche con il multiservizi (corretto ovviamente, non “pirata” ma qua andiamo fuori argomento) perchè nel tuo ccnl non era previsto quale contratto debba applicare il fornitore.

In altri settori invece, il ccnl lo prevede. E ti dice quale ccnl deve applicare la cooperativa.

Come vedi dipende, ma occorre conoscere questi aspetti o ti schianti. 

Se vuoi la bmw, paghi per una bmw. Se puoi permetterti una buona punto, paghi una buona punto. Fa lo stesso lavoro, ma con un comfort diverso e meno optional.

Non puoi volere la bmw al costo della punto. 

Non eistono pasti gratis, neanche in logistica.

Perdonami se ci sono andato giù duretto oggi, ma dato che per esperienza ho visto dei disastri anche sociali ai danni dei lavoratori e aziende causati da tanti “falsi” profeti, preferisco dirti la realtà per com’è.

A indorare la pillola ci pensano già in tanti, ma poi quando ti toccano i problemi, questi signori spariscono e a te lasciano le macerie.

Sapessi quante ne ho viste…

So che la normativa sul contratto di appalto è complessa, e proprio per questo sono qui per aiutarti. Ogni giorno aiuto le aziende ad evitare questi disastri.

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Lavoro nella logistica dal 1996. Autore del libro "Odissea nella Logistica. Guida pratica per l'imprenditore" . Sapevi che è possibile ridurre i costi logistici in media dal 10 al 18%, entro 3 mesi con alcune azioni precise? E migliorare il servizio per i tuoi clienti. Chiedimi come
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