Perdere migliaia di euro per l'errore di un magazziniere [leggi]

Perdere migliaia di euro per gli errori di un magazziniere [soluzione]

Perdere migliaia di euro per gli errori di un magazziniere [soluzione]

In questo articolo ti spiego come un magazziniere può far perdere ad un’azienda migliaia di euro in un solo giorno [e come evitare che accada nella tua]

N.B. Per un imprenditore pagare un lavoratore che gli fa perdere clienti e gli causa danni del valore di migliaia di euro in un solo giorno può sembrare paradossale, ma è quello che accade quotidianamente nella logistica di magazzino.

Raccontandoti quello che mi è successo nel tentativo di spedire dei pacchi a dei miei clienti ti mostro come questo sia possibile e perché è importante che un magazziniere, anche se il front office teoricamente non rientra tra le sue mansioni, oltre ad essere professionale debba necessariamente essere in grado di saper parlare con un cliente.

Essere un imprenditore è un lavoro a tempo pieno, di certo questa è una cosa che sai bene. La gestione della mia attività occupa la quasi totalità delle mie giornate e quando faccio ritorno a casa mi capita molto raramente di accendere la tv.

Di solito preferisco utilizzare le poche ore che ho a disposizione mettendo nero su bianco le idee che mi sono venute durante il corso della giornata, oppure provare a rilassarmi leggendo un libro.

Di tanto in tanto capita però anche a me di guardare brevemente la televisione. Una decina di giorni fa mi trovavo al ristorante e, mentre ero in attesa dell’arrivo di un mio collaboratore per un pranzo di lavoro, uno spot trasmesso dalla tv ha colpito la mia attenzione.

Si trattava di una pubblicità del Pastificio Rana (l’azienda veronese leader nel settore della pasta fresca) nella quale venivano mostrati dei dipendenti alle prese con la preparazione dei tortellini.

I dipendenti erano sorridenti e avevano un aspetto e dei modi rassicuranti, trasmettendo allo spettatore una sensazione di fiducia.

Quello che però ho trovato particolarmente interessante è che ognuno concludeva la sua parte dicendo “Io sono Giovanni Rana”.

L’obiettivo di quella frase è quello di convincere il potenziale cliente che in quell’azienda ci sono dei dipendenti che svolgono il loro lavoro con passione, condividendo e sposando in modo totale l’obiettivo del titolare dell’azienda, che è quello di fornire il miglior prodotto possibile.

Lo spot mi ha colpito perché, solo qualche giorno prima, mi sono trovato in una situazione nella quale ho invece avuto a che fare con dei dipendenti che non avevano alcuna voglia di svolgere il loro lavoro e che non erano minimamente interessati a fornire un servizio di qualità.

Professionalità ed educazione: non spot, ma caratteristiche necessarie

In occasione delle festività natalizie avevo pensato di regalare a due miei importanti clienti un iPad, dato che tra le altre cose si tratta di uno strumento che consente un utilizzo ottimale del software MinutoProduttività.

Quando ho deciso di recarmi da un corriere perché si occupasse della loro spedizione è iniziato il mio pomeriggio da incubo.

La mia giornata come sempre era stata piuttosto fitta di impegni, e non mi aveva consentito di arrivare dal corriere che avevo scelto per la spedizione prima delle 17.

“Poco male”, ho pensato lì per lì guardando l’orologio, dato che il loro orario di lavoro prevedeva che le spedizioni venissero prese in carico fino alle 18.30.

Che le cose fossero però destinate a prendere una brutta piega lo si capiva già dal bancone del front office lasciato desolatamente vuoto. Dopo un’abbondante decina di minuti nella quale nessuno si è dimostrato interessato ad accogliere i clienti ho iniziato ad aggirarmi per il magazzino, alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarmi a spedire i miei pacchi.

La prima persona che ho incontrato è stato un magazziniere che inizialmente mi ha fatto cenno di essere di fretta (anche se le mani in tasca suggerivano il contrario), e poi mi ha risposto in modo estremamente maleducato e scortese, troncando il mio tentativo di richiesta di informazioni con un secco “Io non so niente!” pronunciato in dialetto veneto.

Alle sue spalle c’era un collega che stava fumando, visibilmente infastidito per essere stato costretto dalla mia presenza a fingere di terminare la sua “pausa”.

Nonostante l’uso dell’italiano al posto del dialetto si è rivolto a me con la stessa maleducazione e scortesia del primo magazziniere, dicendomi che a quell’ora loro non lavoravano più (e allora cosa ci stavano a fare ancora in magazzino?) e che comunque avrei dovuto provvedere da solo all’imballaggio interno.

Dal momento che nel corso della discussione il livello di strafottenza del magazziniere che avevo di fronte è ulteriormente aumentato ho ritenuto che fosse troppo, e me ne sono andato parecchio seccato con l’intenzione di affidare i miei pacchi (e i miei soldi!) a qualcun altro.

Purtroppo prima di riuscire a far partire i regali per i miei due clienti mi ci sono volute quasi due ore e mi sono serviti un altro paio di tentativi.

Infatti anche con il secondo corriere ho avuto a che fare con lavoratori svogliati e poco professionali, lavoratori che preferivano conversare tra loro (ho addirittura sentito delle bestemmie) come se niente fosse invece che occuparsi della gente in fila.

Lavorando nel settore della logistica dal 1996 sono perfettamente consapevole di ciò che ho visto in quei magazzini. Ai clienti non è stato fornito un servizio adeguato non a causa di situazioni emergenziali fortuite, ma a causa della scadente professionalità della manodopera impiegata al loro interno.

Dei datori di lavoro hanno pagato dei magazzinieri che:

  • avevano molta poca voglia di lavorare ed erano interessati solamente ad arrivare a timbrare l’uscita con il minor sforzo possibile
  • hanno fatto scappare dei clienti (che quasi certamente faranno una cattiva pubblicità)

In sostanza hanno pagato dei magazzinieri che IN UN SOLO GIORNO hanno causato danni per migliaia di euro (tra spedizioni perse presenti e future e danno d’immagine).

Professionalità, passione e dedizione per il proprio lavoro, educazione e rispetto per gli altri non sono solo parole ad effetto da inserire in uno spot, ma sono requisiti REALI che chiunque faccia parte della tua azienda deve NECESSARIAMENTE possedere.

Compreso l’eventuale personale non direttamente alle tue dipendenze che si trova all’interno del tuo magazzino di logistica.

  • Quali conseguenze potrebbe avere una risposta rozza, maleducata e fuori luogo da parte di un magazziniere ad un tuo potenziale cliente che sta effettuando una visita?
  • Quali conseguenze ha sulla produttività un errato modo di rapportarsi che causa conflittualità continue con colleghi e superiori?
  • Quali conseguenze ha sulla produttività affidarsi ad un fornitore di personale in outsourcing che utilizza lavoratori pigri e svogliati che hanno come unico obiettivo quello di arrivare al termine del proprio turno facendo il meno possibile?

 

L’unica difesa è la selezione del personale

L’unico modo per evitare di pagare qualcuno che causa la diminuzione della tua produttività e del tuo fatturato è quello di scegliere un fornitore di personale in outsourcing che:

  • seleziona in modo accurato e rigoroso il personale
  • prevede dei meccanismi di controllo che forniscono delle valutazioni precise e oggettive

Quando ho creato il metodo LogisticaZERO, che si basa su 34 anni di esperienza nel settore della logistica di magazzino, ero consapevole che, per essere in grado di fornire un servizio che si distinguesse da quello della concorrenza, la risorsa chiave erano le persone che poi avrei mandato nei magazzini dei miei clienti.

In questo breve video ti spiego in una manciata di minuti come vengono selezionati i professionisti di magazzino di cui si serve LogisticaZERO:

Cosa prevede invece il metodo LogisticaZERO?

Il metodo logisticaZERO prevede:

  • una selezione del personale basata su più step che è simile ad un imbuto (vengono visionati molti candidati, ma ne vengono scelti molto pochi)
  • l’utilizzo di personale che è abituato a lavorare per raggiungere degli obiettivi
  • l’utilizzo di personale che è formato continuamente e che viene motivato da responsabili che conoscono la realtà della logistica di magazzino da 34 anni
  • una procedura che impone al personale di rispondere con educazione quando parla con il cliente (nel caso in cui un lavoratore non sia in grado di rispondere delega sempre ad un livello superiore)
  • l’utilizzo del software proprietario MinutoProduttività, che è in grado di misurare in tempo reale la produttività di ogni singolo lavoratore assieme ad una serie di parametri aggiuntivi (tra cui l’educazione) che vengono concordati assieme al committente

Affidarti ai professionisti di magazzino di LogisticaZERO ti consentirà, in soli 3 mesi:

→ di ridurre gli sprechi del 15%

→ di aumentare la produttività del 15%

P.S. Negli ultimi 10 anni ho aiutato molte aziende a migliorare le performances del loro magazzino in modo scientifico (riduzione degli sprechi e incremento della produttività). È quello che potrei fare per te applicando LogisticaZERO. Contattami ora al Numero Verde 800.699.918

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Lavoro nella logistica dal 1996. Autore del libro "Odissea nella Logistica. Guida pratica per l'imprenditore" . Sapevi che è possibile ridurre i costi logistici in media dal 10 al 18%, entro 3 mesi con alcune azioni precise? E migliorare il servizio per i tuoi clienti. Chiedimi come
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