Logistica di magazzino: come avere lavoratori motivati

Logistica di magazzino: come avere lavoratori motivati e coinvolti?

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Logistica di magazzino: come avere lavoratori motivati e coinvolti?

N.B. Un imprenditore sa che il personale è un elemento fondamentale per dare vita ad un’impresa che funzioni e che generi utili. Non basta però selezionare personale di qualità. Per ottenere risultati importanti occorre instaurare un buon rapporto con i lavoratori. Questa è una cosa che gli imprenditori sanno bene e che mettono in pratica tutti i giorni, ma che è molto più rara tra i fornitori di personale in outsourcing. In questo articolo, raccontandoti un episodio realmente accaduto, ti spiego quali conseguenze negative può avere per il tuo magazzino di logistica affidarsi ad un fornitore di personale in outsourcing che non si preoccupa di motivare e coinvolgere adeguatamente i lavoratori.

Personalmente non sopporto festeggiare i compleanni, in particolar modo il mio.

Addirittura ai tempi della scuola, se qualcuno mi chiedeva quando compivo gli anni, spesso mi divertivo a dirgli una data che non era quella vera.

Oggi ovviamente non mento più sulla data del mio compleanno, ma di sicuro continua a non piacermi l’idea di organizzare feste particolarmente numerose e appariscenti durante quella giornata.

L’anno scorso però il giorno del mio compleanno è successo qualcosa che mi ha sorpreso.

Una mia collaboratrice mi ha regalato un dolce artigianale che sopra aveva un disegno e una citazione che per me hanno un significato.

La cosa mi ha colpito perché:

• non era assolutamente tenuta a ricordarsi del mio compleanno

• non era tenuta a farmi un regalo

• ha dimostrato di prestare realmente attenzione a quello che dico quando parliamo, dando importanza a particolari e dettagli apparentemente insignificanti che altri avrebbero immediatamente scordato

Questa mia collaboratrice, che ora lavora all’interno di LogisticaZERO come grafica, inizialmente era stata assunta con un ruolo diverso. Lei è felice per l’opportunità che ha avuto (fare la grafica è sempre stata la sua aspirazione), ma si tratta di una soddisfazione reciproca, dato che il suo lavoro è sempre stato ottimo, sia nella vecchia mansione che in quella attuale.

Instaurare un buon rapporto è la regola di partenza

Instaurare un buon rapporto con i propri collaboratori, coinvolgerli e saperli ascoltare è fondamentale. Non è solo gratificante a livello umano, ma ha ricadute dirette sulla produttività.

Visto che sei un imprenditore è inutile che ti dica queste cose, perché le conosci già.

Le regole che valgono all’interno della tua azienda non sempre però coincidono con quelle del mondo dei fornitori di personale in outsourcing.

E se il tuo fornitore di personale in outsourcing non si comporta con i lavoratori che manda all’interno del tuo magazzino di logistica come tu ti comporti con i lavoratori che sono direttamente alle tue dipendenze avrai certamente dei problemi.

Un lavoratore senza nome è un lavoratore poco motivato e produttivo

Qualche anno prima di diventare un imprenditore facevo il facchino e il carrellista per una cooperativa di facchinaggio. Grazie a questo lavoro sono riuscito, tra le altre cose, a pagarmi l’università e gli studi successivi.

Ricordo che nel 2003, per un paio di mesi, sono stato inviato nel magazzino di una ditta che realizzava prodotti per l’arredo bagno. Qui avevo fatto amicizia con un dipendente di un’altra cooperativa che veniva dal Marocco.

Mi è rimasto impresso perché, nonostante lavorasse lì da parecchio tempo, nessuno sapeva come si chiamasse. O meglio, tutti credevano che il suo cognome, Majid, fosse invece il suo nome.

La prima volta che gli ho chiesto come fosse possibile una cosa del genere ha allargato le braccia e ha fatto un mezzo sorriso sconsolato, dicendo solamente: “Qui non gliene frega niente a nessuno di chi sei e di cosa pensi”.

Era uno sveglio, e sul carrello elevatore se la cavava bene. Però non si impegnava al massimo, e si limitava a fare il minimo necessario.

All’inizio lavorare in magazzino non era così

Mi aveva detto che all’inizio non era così, che quando era arrivato dal Marocco era pieno di entusiasmo, ma che era demotivato perché “che lavori bene o male tanto non se ne accorge nessuno, se ti impegni nessuno ti dice ‘bravo’ e se fai presente che c’è un problema ti prendi pure gli insulti”.

Ti lascio immaginare come si può essere trattati da qualcuno a cui non interessa nemmeno conoscere il tuo nome.

Il mio amico era però uno ambizioso, e mi ripeteva spesso che dato che qui non sarebbe riuscito a migliorare la propria posizione professionale una volta messa da parte una certa cifra sarebbe tornato in Marocco per aprire un’attività sua. Cosa che poi è accaduta (gestisce un magazzino nei pressi di Marrakech da quasi dieci anni).

Personale poco motivato: ecco le conseguenze

Ti ho raccontato questo per farti capire quali sono le conseguenze quando non si instaura un buon rapporto con i dipendenti.

In quel caso il fornitore di personale in outsourcing ha prima avuto una risorsa potenzialmente ottima che ha impiegato male, portandola a rendere molto al di sotto delle sue effettive capacità. E alla fine come hai visto l’ha persa completamente.

Il prezzo più alto lo paga SEMPRE il committente

Quello che un fornitore di personale in outsourcing non deve mai fare con i propri dipendenti è:

• non instaurare alcun tipo di rapporto umano

• non prevedere alcun incentivo che premi il merito

• non prospettare alcun percorso di crescita professionale e retributiva

Questo perché i lavoratori, quando non si sentono ascoltati e valorizzati a sufficienza:

• sono demotivati e frustrati, e mettono poca attenzione in quello che fanno

• non contribuiscono attivamente al miglioramento delle procedure che caratterizzano il processo produttivo, segnalando ad esempio sprechi, rischi per la sicurezza e potenziali problemi (perché tanto sanno che i loro suggerimenti non verranno presi in considerazione)

• dimostrano scarsa disponibilità e flessibilità, rifiutandosi di svolgere ore di lavoro straordinarie o di lavorare durante i giorni festivi nel caso di picchi lavoro improvvisi (perché al loro impegno non corrispondono benefit adeguati)

• lasceranno non appena si presenterà un’occasione lavorativa migliore (perché convinti che nella loro attuale condizione è impossibile crescere professionalmente)

Turnover elevato = personale scadente

Nel magazzino del committente ci sarà quindi un elevatissimo turnover, con personale di volta in volta sempre più scadente.

Come evitare questo?

Nel breve video che trovi qui sotto Alessandro, responsabile operativo di LogisticaZERO, ti spiega come gestisce il personale che poi lavora all’interno dei magazzini di logistica dei clienti.

 

Dei lavoratori motivati portano benefici visibili in soli 3 mesi

Quando sono diventato un imprenditore l’ultima cosa che volevo era una situazione in cui io, un mio responsabile operativo o un mio preposto di magazzino non conoscessimo il nome di un nostro lavoratore o non avessimo un’idea chiara riguardo le sue competenze e il tipo di percorso futuro che poteva compiere con noi.

LogisticaZERO, il sistema che ho ideato e che nasce da 34 anni di esperienza nel settore della logistica di magazzino, assegna un valore importantissimo alla valorizzazione delle risorse.

Lo fa attraverso:

• la figura del responsabile operativo, che organizza periodicamente sia colloqui individuali che colloqui collettivi con i lavoratori

• le riunioni minuto/produttività, che si tengono OGNI GIORNO e a cui partecipano il preposto di magazzino e i lavoratori

• l’utilizzo del software proprietario Minuto/Produttività, grazie al quale è possibile misurare la produttività individuale di CIASCUN LAVORATORE

Potendo contare su dati CERTI e OGGETTIVI sulle performance dei lavoratori siamo in grado di valorizzare e di gratificare i più meritevoli, e vedendo che l’impegno e il raggiungimento dei risultati fissati viene premiato tutti sono stimolati a dare il massimo.

Il fatto che, a differenza di quanto avviene di solito nella quasi totalità delle cooperative che forniscono personale in outsourcing, tra i nostri collaboratori ci sia un turnover quasi inesistente significa che le persone si sentono realizzate e gratificate.

Una delle conseguenze di ciò è che, come ricordava Alessandro nel video, nessun lavoratore ha mai detto no a ore di lavoro straordinarie o a turni di lavoro in giornate festive.

Poter contare su lavoratori motivati e che offrono la massima disponibilità e flessibilità consente al metodo LogisticaZERO di poterti garantire, nei soli primi 3 mesi:

• un aumento della produttività del 15%

• una riduzione degli sprechi del 15%

Nella sezione di questo blog dedicata alle testimonianze puoi leggere quello che pensano di noi i clienti che hanno scelto di affidarsi a LogisticaZERO.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni chiamami al Numero Verde 800.699918, risponderò gratuitamente e senza alcun impegno a tutti i tuoi dubbi e le tue domande.

P.S. Scopri in che modo il sistema LogisticaZERO potrebbe migliorare la gestione del tuo magazzino nei primi 3 mesi. Contattami ora [clicca qui] per conoscere nei dettagli quali risultati potrebbe garantirti il sistema LogisticaZERO.

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Lavoro nella logistica dal 1996. Autore del libro "Odissea nella Logistica. Guida pratica per l'imprenditore" . Sapevi che è possibile ridurre i costi logistici in media dal 10 al 18%, entro 3 mesi con alcune azioni precise? E migliorare il servizio per i tuoi clienti. Chiedimi come
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