Il cocktail micidiale per la tua azienda [come evitarlo e come rimediare]
Appaltare la gestione della logistica del tuo magazzino non è semplice come sembra. In questo articolo ti parlo di un cocktail micidiale molto diffuso. Si tratta di una miscela di appalti irregolari, intermediazione di manodopera e responsabilità in solido. Leggilo fino alla fine per capire come evitarlo e – nel caso in cui l’avessi già “bevuto” – come rimediare (ti darò il mio antidoto).
Qualche giorno fa un piccolo imprenditore, dopo aver letto un mio articolo sull’intermediazione di manodopera, mi ha chiesto un parere per aiutarlo a tirarsi fuori dalla sua situazione, purtroppo tipica e frequente in questi casi.
In sintesi questa era la situazione che mi descriveva:
- appalto fortemente a rischio
- situazione economica ingestibile
- rischio grave di sopravvivenza dell’azienda
- difficoltà di gestione e stress notevoli
- lo stato che chiede quanto dovuto e non correttamente pagato nel corso degli anni
- una situazione complessiva grave sia per il cliente che per il fornitore
- lavoratori che rischiano concretamente di perdere il lavoro, con un danno sociale molto grave e delle famiglie sul lastrico
Senza contare che una situazione di questo tipo non può che compromettere la produttività del servizio in modo grave facendone pagare le conseguenze ai clienti finali.
SEI SICURO CON LA COOPERATIVA A CUI HAI APPALTATO?
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Questo imprenditore non è il destinatario del servizio logistico, ma colui che lo forniva all’azienda sua cliente.
Normalmente nel blog parliamo di cooperative di facchinaggio, ma possiamo estendere la nostra analisi a tutti quei fornitori che “forniscono del personale esterno” all’azienda cliente (nota che questo modo di concepire la terziarizzazione del servizio logistico è completamente fuori logica, costosa e improduttiva, e ti farò vedere il perché poi).
Nel blog parlo molto dalla parte delle aziende clienti e le metto in guardia da tutti quegli aspetti negativi che comporta un appalto affidato ad un fornitore poco preparato per questo scopo.
Le stesse identiche argomentazioni valgono per chi il servizio lo fornisce, perché muovendosi in modo sbagliato senza esserne consapevole, diventa una vittima della sua stessa gestione del servizio logistico.
PRECISAZIONE: quando parlo del mondo delle cooperative che operano nella logistica, per esperienza, so che in molti casi c’è consapevolezza nell’operare in modo errato (sanno quello che fanno ma procedono ugualmente). Ci sono però situazioni in cui si agisce nel modo sbagliato senza rendersene conto. Questo per mancanza di formazione, di un sistema di lavoro e delle necessarie capacità commerciali per acquisire clienti interessanti, ecc.
Un esempio reale su cui riflettere
Ti riporto direttamente l’intervento di questo imprenditore, perché può essere di aiuto a molti per capire nel concreto cosa succede quando parlo di argomenti come intermediazione di manodopera, appalto nullo e responsabilità in solido.
“Salve a tutti, io sono un piccolo imprenditore, un padroncino al quale una grande azienda leader si é affidata per gestire tutti i rischi e gli oneri dovuti al personale dipendente, insomma mi hanno fatto assumere un po’ di persone che gestiscono loro e mi pagano come vogliono loro anche meno di quanto in realtà mi costino a me.
Per anni ho chiesto adeguamenti tariffari perché sono costretto ad usare l’IVA e fidi bancari per mandare avanti la baracca senza licenziare nessuno soprattutto vista la situazione attuale contando che sono anche padri di famiglia…
Ora però sono nei guai con cartelle esattoriali astronomiche dipendenti scontenti e problemi con le banche; sull’orlo del fallimento come ditta individuale, non so cosa fare…”
Voglio analizzare con te nel dettaglio quello che emerge da questa situazione:
- l’azienda decide di terziarizzare la gestione del servizio logistico, ma lo fa PENSANDO ERRONEAMENTE CHE QUESTO PERSONALE SIA DA CONSIDERARE UN “DIPENDENTE CHE COSTA MENO E CHE POSSO CAMBIARE SE NON FUNZIONA”
- con questa idea in testa l’azienda valuta i potenziali fornitori semplicemente come dei “fornitori di personale”, senza valore aggiunto
- un ragionamento di questo tipo porta l’azienda a valutare diversi fornitori sulla base esclusivamente del prezzo più basso
- se vengono usati altri parametri vengono visti solo in funzione della capacità di “reggere” la richiesta del personale del fornitore . Esempio se servono 40 magazzinieri, il fornitore dovrà avere una dimensione “grande” per fornire il numero di personale richiesto (per esempio sarà richiesta una struttura di almeno 400 soci lavoratori).
- O se all’azienda servono referenze del fornitore nello stesso settore, vengono richieste semplicemente da un punto di vista quantitativo (per esempio : “avete altri clienti dello stesso settore? quanto personale mandate a loro?”). Non viene richiesta nessuna case history vera e propria, perché non viene vista come necessaria se il fornitore viene visto solo come un mero prestatore di manodopera
- viene scelto il fornitore (cooperativa di facchinaggio) con il preventivo più basso
- questa cooperativa, per prendere l’appalto, ha come unica possibilità di distinguersi dalle altre, il prezzo più basso (tanto mandano tutte personale sottopagato e non formato, e scegliere una o l’altra cambia poco dato che sono indifferenziate le une e le altre).
- inizia l’appalto e comincia il valzer dei problemi: servizio scadente, personale non adatto, difficoltà di gestione, nessuna preparazione del fornitore che si limita a mandare “gente” nel numero richiesto, ecc.
- l’azienda si espone a rischi elevatissimi in caso di controllo ispettivo e sulla sicurezza (la cooperativa non ha la possibilità e le competenze per curare la sicurezza sul luogo di lavoro)
- l’appalto è fortemente a rischio in caso di controllo, PERCHE’ PER L’ART 1655 DEL CODICE CIVILE, un appalto di questo tipo (mera prestazione di manodopera) è totalmente irregolare e l’azienda rischia oltre a sanzioni elevatissime, anche di dover assumere alle proprie dipendenze il personale esterno
- la cooperativa a basso costo non riesce a far fronte alle proprie spese e rischia di saltare stipendi e pagamento dei contributi
- se salta la cooperativa, per la responsabilità in solido lo stato va a battere cassa all’azienda cliente. Che paga lei al posto del fornitore che nel frattempo è saltato perché non è riuscito a far fronte alle proprie uscite
- in tutto questo quadro, va aggiunto il costo della mancata produttività del personale esterno che è costretto a lavorare in un contesto totalmente demotivante e senza alcuno strumento operativo e formativo che lo mettesse nelle condizioni di lavorare al meglio
Ti riporto un brevissimo estratto da un evento formativo che ho tenuto recentemente ad alcuni imprenditori e responsabili aziendali, dove parlo proprio di questi aspetti.
Nell’immagine puoi vedere una parte del materiale che fa parte del nostro percorso formativo interno di LogisticaZERO. Questo materiale lo mettiamo a disposizione in modo del tutto gratuito anche ai nostri clienti, perché può essere utile per capire meglio come lavoriamo. Se anche tu vuoi ricevere il kit “Come terziarizzare in modo sicuro la logistica del tuo magazzino” manda una mail ad info@logisticazero.com e te lo invieremo in modo del tutto gratuito.
Sembra abbastanza ovvio che impostare un appalto in questo modo è senza senso, anche solo dal punto di vista economico. Potremmo quantificare nel dettaglio cosa vuol dire scegliere un fornitore a basso costo (e infatti lo faccio per i nostri clienti con il modello metrico di valutazione dei fornitori), ma non voglio dilungarmi troppo.
Nella realtà questa situazione succede più spesso di quanto si creda. E la testimonianza del piccolo imprenditore che hai letto sopra ci dice proprio questo. Lui è rimasto strozzato esattamente da questo modo di concepire la gestione del servizio logistico.
Probabilmente l’azienda che gli ha affidato questo “folle” appalto è una struttura abbastanza grande da far fronte al rischio di tutto questo. Se sei una multinazionale che fattura centinaia di milioni di euro, una sanzione di 400.000€ non è un problema insormontabile. E neppure avere sulla coscienza decine di lavoratori sulla strada e il fallimento del fornitore.
Magari anche la produttività non interessa, perché tanto quello che arriva ai clienti finali è merce di poco valore e in grande quantità.
Te lo puoi davvero permettere?
Ma se la tua azienda non è una multinazionale e vuoi che le cose siano gestite in modo corretto, ottimizzando REALMENTE I COSTI in totale sicurezza e semplificando la gestione interna, beh, pensare alla terziarizzazione in questo modo non è la strada migliore.
Vedo molte aziende e molti responsabili scioccati dopo aver scoperto di alcuni aspetti come quelli che hai visto sopra. Magari senza volerlo stavano commettendo tutti i giorni questi errori e si stavano esponendo a dei rischi enormi, senza esserne consapevoli.
E le cooperative che avevano scelto, anche se magari contavano qualche migliaio di soci lavoratori, non avevano la minima idea di quello che stavano rischiando (alcune invece lo sapevano molto bene e sfruttavano a loro vantaggio queste cose anche a danno dei loro clienti e dei loro collaboratori).
Per essere più competitivi sul mercato attuale, per un’azienda la scelta di terziarizzare il servizio logistico all’interno del proprio magazzino, è naturale e doverosa.
Un appalto corretto e sicuro conviene sempre
Ma l’appalto va pensato e attuato nel modo corretto e sicuro. Non solo per rispettare la legge, ma perché è più conveniente, euro alla mano.
Non fidarti delle tariffe che vedi nei preventivi, perché sono solo uno degli aspetti da tenere in considerazione per valutare il fornitore del servizio logistico.
Proprio per evitare questi pericoli, il sistema LogisticaZERO è stato creato perché le cooperative che lo utilizzando possano dare ai propri clienti la sicurezza che l’appalto venga gestito in modo efficiente e sicuro, e che le performance siano completamente misurabili.
Ecco cosa LogisticaZERO fa nel concreto per mettere in sicurezza i propri clienti:
- analisi iniziale per capire lo stato di partenza della gestione del servizio logistico dell’azienda e quali strategie attuare (se è possibile e vantaggioso intervenire) per ottimizzare i costi,
- aumentare la produttività e mettere in sicurezza l’appalto
- condivisione con l’azienda della strategia individuata
- messa in totale sicurezza dell’appalto
- inizio del lavoro vero e proprio e misurazione delle performance tramite il software proprietario MinutoProduttività
- miglioramento continuo e formazione costante del personale che eroga il servizio logistico attraverso il nostro percorso di formazione interno “Da Magazziniere a Professionista di Magazzino”
- check periodici con l’azienda attraverso reportistica a cadenze prestabilite nell’analisi iniziale e le nostre Riunioni MinutoProduttività.
Guarda i nostri casi studio
Puoi vedere nel concreto nella pagina casi studio come lavoriamo tutti i giorni presso i nostri clienti direttamente dalla loro voce, e capire cosa pensano imprenditori e responsabili che hanno le tue stesse esigenze e problemi nelle loro aziende, del sistema LogisticaZERO. E se ha o meno portato benefici concreti. Sempre in modo misurabile.
SEI SICURO CON LA COOPERATIVA A CUI HAI APPALTATO?
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