Meglio una birra che una cooperativa di facchinaggio a basso costo [13 buone ragioni]
Perdonami se per l’articolo di oggi prendo in prestito il titolo della fortunata canzone “13 buone ragioni” di Zucchero.
Cercherò di rendere “leggero” e facile un argomento invece MOLTO serio, perché scegliere il fornitore sbagliato può rendere veramente infernale la gestione di un settore fondamentale per un’azienda, come quello della gestione della logistica interna. E costarti centinaia di migliaia di Euro…
A dire il vero non so se siano veramente 13 le ragioni per non scegliere una cooperativa a basso costo, ma se non sono 13 ci andiamo molto vicini… (e oggi onestamente mi sono alzato con quel ritornello in mente, porta pazienza).
Quando si sceglie di terziarizzare la gestione della logistica all’interno del magazzino, cioè chi materialmente sposta le tue merci e carica i camion che partono per i tuoi clienti finali, la scelta sul fornitore è legata principalmente a chi fa il preventivo più basso (ovviamente nei limiti della legalità, cosa che nel mio settore non è sempre scontata).
O a parità di prezzo “chi fa più cose”, o che “ha più clienti del settore” o “è più strutturato” ecc.
Sono tutti parametri assolutamente giusti.
- prezzo
- struttura
- offerte di servizi aggiuntivi
- referenze nello stesso settore
sono cose che, ovviamente, hanno il peso maggiore nella scelta di un fornitore.
Però, molto spesso pur essendo tutte scelte logiche, portano alla scelta di un fornitore (cooperativa nella maggior parte dei casi) che ha una produttività e una riduzione dei costi REALI (qui puoi vedere un articolo che ti mostra qual è il costo REALE di un fornitore evitando la trappola del preventivo) molto al di sotto di quelle che erano le aspettative.
Per molto al sotto intendo un range che va dal totalmente insoddisfacenti, con contestazioni continue dei clienti, a “bene o male” fanno il loro lavoro.
Concorderai con me che “Bene o male”, in un settore competitivo e sempre più importante come quello della logistica, non va bene perché c’è il forte rischio che qualche concorrente lavori “bene” o “molto bene”. E che i suoi clienti siano soddisfatti.
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Pensare unicamente al risparmio non ti conviene
Quindi, se utilizzare i parametri che abbiamo visto sopra è corretto e ovvio, ma il risultato dell’equazione non è sempre quello giusto, qualcosa nel processo di scelta della cooperativa non va nel verso giusto.
Il motivo è semplice e difficile allo stesso tempo. Il prezzo.
Semplice perché è ovvio che pagare poco equivale avere poco.
Difficile perché la terziarizzazione viene fatta per tagliare i costi, quindi è scontato cercare di contenere i costi il più possibile.
Tutte le aziende terziarizzano per contenere i costi, al di là dei proclami stampa più disparati. Quello che manca in questo ragionamento e che fa inceppare QUASI SEMPRE questi processi, è che i risparmi e i tagli di costi per l’azienda devono essere REALI, non apparenti su un preventivo.
Non ragionare solo sul costo orario della manodopera
In poche parole, il risparmio orario, cioè brutalmente la differenza di quello che paghi un dipendente e quello che paghi un esterno che fa lo stesso lavoro, è una cosa. Mettiamo che un dipendente lo paghi 25€ l’ora e un esterno 15€ (cifre a caso, ma non irreali).
In molti casi viene guardato questo come dato per scegliere una cooperativa piuttosto che un’altra.
MENTRE IL COSTO DEL SERVIZIO LOGISTICO NEL SUO COMPLESSO, composto da questi conteggi più tutto quello che mette nelle condizioni di lavorare al meglio l’operatore che eroga tutti i giorni il servizio logistico, è un altro.
Ed è questo il costo che ci interessa. Perché che un operatore costi 10,12, 30€ l’ora ci interessa relativamente (so che stai sgranando gli occhi su questa cosa, dammi un secondo e vedrai che concordi con me).
Per capire meglio cosa intendo prova a chiederti…
- Quanti operatori servono per fare al meglio il lavoro?
- Che professionalità hanno?
- Che impatto economico ha una contestazione di un tuo cliente?
- Che valore hanno le tue merci?
- Quanto sei esposto con la legge se l’appalto o la cooperativa che hai scelto non applica correttamente quanto previsto?
- E il costo della sicurezza sul lavoro?
Sono solo alcune delle cose da guardare “dentro” un preventivo. Ma che nessuno ti mostra mai. Mentre compaiono in bella vista i costi orari degli operatori.
E quanti operatori servono per arrivare a raggiungere gli obiettivi previsti? Perché se spendi poco, ma te ne servono 2, equivale a spendere più del doppio (più persone operano, più aumenta la complessità per gestirla e i rischi. Ci tornerò in altri articoli).
QUESTO E’ IL VERO PREVENTIVO DA GUARDARE, non il primo.
Purtroppo ne vedo molto pochi di questi.
13 buone ragioni
Ecco le 13 buone ragioni per stare alla larga da una cooperativa a basso costo:
- paga molto poco il personale. Personale poco pagato = personale poco motivato
- non ha nessuna politica interna di crescita e incentivazione. Tradotto: avrei nel tuo magazzino personale che appena può cerca di meglio. E quando è in gamba scappa a gambe levate, magari da un tuo concorrente (perché sa già “il mestiere”).
- non forma come dovrebbe il personale per un ruolo strategico come quello della logistica
- la selezione del personale è casuale, senza nessun percorso diverso dal “basta che abbia l’attestato carrellista”
- fa molta fatica a pagare contributi e tasse dovute allo Stato (che poi chiederà a te le differenze)
- ha una gestione interna casuale e senza una logica, perché non può strutturarsi (e questo aumenta i costi e le disattenzioni). NON DEVI FOCALIZZARTI SUL NUMERO DEI SOCI, POCO RILEVANTE PER DIRE SE UNA STRUTTURA E’ EFFICACE O MENO, MA SU COME E’ COSTRUITA LA COOPERATIVA. Il mito che una cooperativa di tanti soci a differenza di una più piccola ci mette di più a saltare e “protegge” maggiormente i propri clienti di una più piccola cooperativa è falso.
Ecco un paio di casi concreti che ho trovato al volo su internet di quello che ti sto dicendo: qui la notizia del fallimento di una grossa cooperativa e qui un’altra bella notizia di cronaca che vede un’altra cooperativa con 200 dipendenti protagonista di un fallimento - non fa analisi periodiche se ci sono possibili ottimizzazioni per il cliente (tradotto, non verifica se esistono le condizioni per farti risparmiare, si guardano bene dal dirtelo. IL LORO PRIMO OBIETTIVO E’ BUTTARTI SU ORE DEL PERSONALE perché con quelle “campano”, dato che non lavorano su obiettivi)
- prima di accettare il lavoro, non analizza nulla ma si limita ad un bel sopralluogo (fatto da persone che non conoscono il lavoro) seguito da un bel preventivo a tariffa oraria. Che non ti dice proprio nulla. Ad esempio, anche se una persona ti costa la metà di un tuo dipendente, per fare lo stesso lavoro quanti ne manda? Se sono 2 tu ci stai già rimettendo esponendoti a rischi quotidiani elevatissimi. Sicurezza sul lavoro, regolarità dell’appalto ,ecc. Ma molte cooperative ragionano così: “tanto in Italia non ti fanno niente…” Poi però paga la tua azienda, quando vengono smentiti (e prima o dopo ti assicuro che succede)
- hanno fornitori scadenti, che pagano in ritardo. Se fanno molti insoluti, è molto probabile che possano permettersi e sono volute solo dai peggiori fornitori. Che sono gli unici che sopportano i loro pagamenti “fantasiosi”.
- se hai un problema che devono risolverti in fretta, HAI UN PROBLEMA. Nel senso che non hanno alcuna struttura interna per risolvere tempestivamente i problemi del clienti. Un’assistenza veloce e strutturata. Semplicemente quando hanno tempo “ci andranno dietro”. E tu aspetti. Quanto? Non te lo so dire, e nemmeno loro.
- Quando hai un picco di lavoro non previsto, preparati alle “orde barbariche” in magazzino. Se vengono colti di sorpresa, vedrai arrivare del personale completamente fuori da ogni grazia, senza alcuna preparazione e competenza. Tanto per fare numero. E aumenteranno i costi, i rischi e la confusione. Addio flessibilità e ottimizzazioni, che sono le uniche ragioni per cui dovresti terziarizzare la gestione del servizio logistico all’interno della tua azienda
- Il personale della cooperativa molto spesso lo gestisci tu o un tuo responsabile, come se fossero dei dipendenti. Non si vedono come un fornitore autonomo ma come mero “prestatore di manodopera”. Per la legge è irregolare, per te vuol dire farti carico di una complessità di gestione e di costi che dovresti esserti lasciato alle spalle quando hai terziarizzato.
- Dubito che il tuo responsabile di magazzino abbia voglia di fare il piano ferie per i lavoratori della cooperativa. E dubito che tu voglia pagare la sanzione per l’appalto irregolare se succede questo.
E che ti fa piacere che il budget che spendi per pagare il tuo responsabile venga impiegato così.
Scrivendo questo elenco mi sono accorto che ci sono molte altre buone ragioni per cui dovresti stare alla larga dalle cooperative di facchinaggio a basso costo, ma dato che ti ho detto che erano 13 all’inizio mi fermo qui per oggi o vado davvero troppo lungo. Ma i concetti ci sono. E sono passaggi logici se ci fermiamo un attimo.
Pensaci prima che sia troppo tardi…
In pratica: è difficile vedere quanti soldi, risorse e assunzioni di rischi hai quando scegli una cooperativa sbagliata.
Te ne accorgi quando li hai già nel magazzino o succede qualche casino, ma ormai è troppo tardi e ne devi pagare le conseguenze…
Ora, non fraintendermi. Non sono un fenomeno, né un genio. Molti errori, nel costruire la prima cooperativa che ho gestito li ho fatti anch’io. Con i primi clienti avevo tariffe basse (non a livelli che vedo in giro comunque) e ho affrontato una bella crisi prima di capire in che direzione muovermi (qui ti racconto della nascita di LogisticaZERO).
E ci sono voluti anni. Così come ci sono voluti anni per capire a quale tipologia di cooperativa fosse giusto vendere il sistema LogisticaZERO. Molte infatti sono allettate dal sistema e da come vengono gestiti i clienti, e chiedono di comprarlo (o chiedono a me di assisterle come consulente esterno). A volta il tutto viene visto come una “magia” per i risultati che le cooperative che utilizzano il sistema portano ai nostri clienti o i premi e le certificazioni conseguite.
Per cui capisco benissimo la difficoltà nell’orizzontarsi sul mercato e scegliere la cooperativa giusta, e al giusto prezzo.
O è beneficenza o sono guai…
Ho creato LogisticaZERO, per cui è normale che io ti dica che sul mercato fai fatica a trovare un sistema che porta gli stessi risultati e in cui è tutto misurato e misurabile.
Ma, anche se non sei minimamente interessato a noi, non è difficile intuire che se qualcuno si propone a te in perdita fin dall’inizio, o fa beneficenza o avrai dei problemi.
Per questo ti conviene una bella birra e un panino al salame, che scegliere qualche cooperativa di quelle che abbiamo visto sopra, perché rischiano di mandarti di traverso anche le cene dell’anno prima ai clienti che le scelgono.
O in alternativa puoi rivolgerti a LogisticaZERO, che questi problemi li risolve tutti i giorni.
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